GLI INFORTUNI STRADALI SUL LAVORO.
Un’analisi tra infortuni in itinere e in occasione di lavoro (2018-2024).
A cura di Martina Malaguti
[Consultant – Area Sicurezza Occupazionale]

- TRENDS E DATI GENERALI: IL QUINQUENNIO 2018-2022
- FOCUS SUL PERIODO 2023-2024: UN ANNO DI RECUPERO E INCREMENTO DEGLI INCIDENTI.
- FATTORI DI RISCHIO DEL CONDUCENTE – SINDROME DELLE APNEE NOTTURNE
- INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO STRADALE IN OCCASIONE DI LAVORO PER LE MANSIONI CHE PREVEDONO L’UTILIZZO DI UN MEZZO.
- CULTURA DELLA SICUREZZA.
- INFORTUNI STRADALI SUL LAVORO: CONSIDERAZIONI FINALI.
Gli infortuni stradali rappresentano una delle principali cause di incidenti sul lavoro, con significativi impatti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Tra questi, si distinguono due categorie fondamentali: gli infortuni in itinere, che si verificano durante il tragitto tra casa e lavoro o tra sedi di lavoro, e gli infortuni in occasione di lavoro, che accadono mentre si svolge l’attività lavorativa.
Entrambi i tipi di infortunio sono soggetti a diverse dinamiche, che riflettono sia fattori legati al lavoro che a variabili esterne, come il traffico e le condizioni meteo.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere.
Trends e Dati Generali: Il Quinquennio 2018-2022
Nel periodo dal 2018 al 2022[1], i dati sugli infortuni stradali hanno mostrato un andamento complesso, influenzato da eventi globali come la pandemia di COVID-19. Nel 2020, a causa delle restrizioni alla mobilità, si è verificato un calo drastico degli incidenti stradali, con il numero di denunce sceso a 57.208, registrando una riduzione del 36.9% rispetto ai 90.609 casi del 2018. Tuttavia, con la graduale ripresa delle attività nel 2021, gli incidenti stradali hanno registrato un aumento, raggiungendo 74.247 denunce (+29,8% rispetto al 2020) e toccando i 79.495 casi nel 2022 (+7,1%). Questo ritorno ai livelli pre-pandemici ha evidenziato la persistente vulnerabilità degli spostamenti lavorativi.
2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | |
Denunce infortuni accaduti | 631.702 | 631.136 | 560.937 | 552.963 | 689.184 |
–> Infortuni con mezzo di trasporto | 90.609 | 89.062 | 57.208 | 74.247 | 79.495 |
–> In occasione di lavoro con mezzo di trasporto | 17.792 | 16.502 | 11.687 | 14.152 | 14.653 |
–> In itinere con mezzo di trasporto | 72.817 | 72.560 | 45.521 | 60.095 | 64.842 |
Focus sul Periodo 2023-2024: Un Anno di Recupero e Incremento degli Incidenti
Il periodo gennaio-maggio 2024[2] ha segnato un significativo ritorno alla situazione pre-pandemia, con un forte incremento degli infortuni stradali rispetto allo stesso periodo del 2023. Sebbene il 2023 avesse già mostrato “segnali di recupero”, il 2024 ha registrato un aumento sostanziale, con 24.995 incidenti stradali denunciati, pari a un incremento del 12,4% rispetto ai 22.232 casi del 2023. Questo incremento è stato particolarmente evidente tra gli infortuni in itinere, che hanno rappresentato l’80,2% del totale degli incidenti stradali, con un aumento del 13,8% rispetto all’anno precedente.
Periodo: Gennaio-Maggio | 2023 | 2024 |
Denunce infortuni registrate | 245.857 | 251.132 |
–>Infortuni con mezzo di trasporto | 22.232 | 24.995 |
–>In occasione di lavoro con mezzo di trasporto | 17.608 | 20.045 |
–>In itinere con mezzo di trasporto | 4.624 | 4.950 |
Il dato relativo agli infortuni mortali, che è sempre un indicatore importante della gravità degli incidenti, ha mostrato una leggera flessione rispetto al 2023, con 70 decessi nel periodo gennaio-maggio 2024 rispetto ai 75 del 2023. Questo rappresenta una diminuzione del 6,7%, ma è interessante notare che gli infortuni mortali in itinere sono stati pressoché stabili, con 37 decessi nel 2024 rispetto ai 38 del 2023, mentre gli incidenti mortali in occasione di lavoro hanno registrato una lieve riduzione, con 33 morti nel 2024, in calo del 10,8% rispetto al 2023. La ripresa economica e il ritorno al lavoro in presenza hanno certamente contribuito all’aumento dei casi, ma hanno anche messo in evidenza l’importanza di misure preventive più efficaci per tutelare i lavoratori.
Periodo: Gennaio-Maggio | 2023 | 2024 |
Denunce infortuni mortali registrate | 358 | 369 |
–>Infortuni mortali con mezzo di trasporto | 75 | 70 |
–>In occasione di lavoro con mezzo di trasporto | 37 | 33 |
–>In itinere con mezzo di trasporto | 38 | 37 |
La ripresa economica, accompagnata da un ritorno al lavoro in presenza e alla mobilità lavorativa quotidiana, ha senza dubbio contribuito all’aumento dei casi di infortuni stradali. Le attività produttive sono ripartite con slancio, aumentando così il numero di spostamenti per lavoro. Questo ha comportato un ritorno alla normalità pre-pandemica, ma anche una maggiore esposizione ai rischi legati alla circolazione stradale. Le condizioni meteo, gli intensi flussi di traffico e l’aumento della velocità di percorrenza in alcune aree hanno rappresentato ulteriori fattori di rischio per i lavoratori in viaggio.
Un altro elemento di riflessione riguarda il settore di attività. Come negli anni precedenti, il settore del trasporto (settore H) ha continuato a rappresentare una delle aree più vulnerabili, con 4.101 incidenti in questo ambito, di cui una grande parte legata agli spostamenti stradali. Nonostante gli sforzi per migliorare la sicurezza stradale, i lavoratori che operano nel settore della logistica, dei trasporti e in altri comparti a rischio continuano a essere particolarmente esposti.
Fattori di rischio del conducente – Sindrome delle apnee notturne.
Tra i fattori di rischio legati allo stato del conducente, si possono individuare quattro categorie particolarmente rilevanti, in quanto capaci di compromettere attenzione e concentrazione durante la guida:
- Alcol
- Stupefacenti
- Farmaci, come sedativi, ipnotici, tranquillanti, antidepressivi, anestetici, antistaminici, farmaci cardiovascolari, diuretici, ormoni, antidiabetici e antipertensivi.
- Malattie, quali epilessia, diabete, patologie cardiovascolari, problemi di vista, disturbi del sonno (come la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, OSAS) e problematiche cognitive.
In particolare, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) rappresenta la principale causa medica di eccessiva sonnolenza diurna (ESD), una condizione che aumenta fino a cinque volte il rischio di incidenti stradali. Studi dimostrano che anche pazienti con OSAS privi di sonnolenza percepita o documentata presentano tempi di reazione alla guida più lunghi di circa mezzo secondo rispetto a individui non affetti.
Per sensibilizzare e supportare l’autovalutazione del rischio legato alle apnee notturne, INAIL ha sviluppato la web app interattiva Sleep@S-APP. Questo strumento innovativo consente di valutare i fattori di rischio associati all’OSAS, fornendo un feedback immediato e informativo. In aggiunta, è stato creato un fumetto per divulgare in maniera semplice e diretta informazioni sulla sindrome e sul suo impatto sulla qualità della vita.
Durante il convegno “Incidentalità stradale, lavoro e salute: dal progetto SLeep@SA al progetto OSH-RO@AD”, tenutosi a Roma il 17 maggio 2023, INAIL ha sottolineato che circa il 9% dei conducenti di mezzi terrestri è affetto da OSAS. A livello globale, le stime di prevalenza indicano che quasi un miliardo di adulti tra i 30 e i 69 anni potrebbe soffrire di apnea ostruttiva del sonno, mentre il numero di persone con OSAS da moderata a grave – per le quali è generalmente raccomandato un trattamento – è di circa 425 milioni. Complessivamente, ad oggi, tra il 75% e l’80% dei casi resta tuttora non diagnosticato.
Interventi per la riduzione del rischio stradale in occasione di lavoro per le mansioni che prevedono l’utilizzo di un mezzo.
La sicurezza stradale sul lavoro richiede un approccio integrato che combini formazione, controllo, manutenzione e un’organizzazione efficace delle attività.
Uno dei principali punti di riferimento per le misure di riduzione del rischio stradale è il progetto PRAISE dell’ETSC[3]. Questo progetto si concentra sulla sicurezza della guida durante l’attività lavorativa e negli spostamenti casa-lavoro, con l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche che possano aiutare i datori di lavoro a garantire elevati standard di sicurezza stradale per i propri dipendenti.
In particolare, per definire un insieme efficace di misure per la riduzione del rischio, sono stati presi in considerazione diversi casi reali:
- Unilever Poland (beni di largo consumo) ha implementato un programma di sicurezza completo che ha prodotto risultati tangibili:
- L’iniziativa “Safe Driver Competition” premia i conducenti che percorrono almeno 70.000 km senza incidenti o multe, incentivando comportamenti virtuosi.Momenti di condivisione dedicati agli incidenti, analisi delle lezioni apprese dagli incidenti e comunicazione delle notizie settimanali sulla sicurezza stradala.Sessioni pratiche obbligatorie ogni tre anni e programmi annuali per i conducenti più giovani.Distribuzione di brochure e opuscoli contenenti regole di guida e indicazioni sul primo soccorso.Restrizioni sull’uso del cellulare.Controlli medici regolari per verificare la salute fisica e i tempi di reazione dei conducenti.Audit interni.
- Valutazione regolare delle prestazioni di sicurezza stradale di ogni conducente, con revisione trimestrale dei report da parte dei responsabili di linea; monitoraggio settimanale dell’eccesso di velocità tramite GPS, che permette ai responsabili di intervenire tempestivamente.
Grazie a queste iniziative, Unilever ha registrato una riduzione del costo per assenze dovute a incidenti stradali da 19 milioni di euro nel 2011 a 8 milioni nel 2013.
- ALSA (trasporti), ha implementato una serie di iniziative per migliorare la sicurezza, con risultati significativi:
- Programma di sicurezza “Driving out harm”: il programma prevede la formazione iniziale e continua degli autisti, il monitoraggio del benessere fisico (assenza di alcool e droghe, adeguato riposo), e la segnalazione di infortuni o “near miss”. Il programma viene rivisto annualmente per garantirne l’efficacia.Sistema premiante basato sulle prestazioni dei conducenti con lo scopo di promuovere le best practice. Monitoraggio e valutazione periodica degli autisti.Formazione mediante simulatori.Sistemi GPS per il controllo in tempo reale della velocità e registrazione del superamento dei limiti di velocità.Sistemi di pianificazione dei tempi guida e tempi di riposo.Installazione dispositivi alcolock sulla flotta aziendale.Sorveglianza sanitaria.
- Sviluppo di un’App che consente agli autisti di eseguire le ispezioni pre e post viaggio sul veicolo.
Grazie a queste misure, tra il 2012 e il 2017 l’azienda ha registrato una riduzione dell’80% dell’indice “Fatalities and Weighted Injuries” e un calo del 31% nei tassi di collisioni imputabili agli autisti.
- National Vehicle Distribution (logistica) ha implementato i seguenti processi per migliorare la sicurezza e l’efficienza:
- Sorveglianza sanitaria sull’utilizzo di alcool e droghe. Sistema informativo per tracciare la formazione e le patenti di guida. Orari flessibili (es. 4 giorni di lavoro e 4 giorni di riposo) per ridurre il rischio di affaticamento. Team per monitorare il comportamento degli autisti e condurre audit.Riunioni periodiche per discutere incidenti e situazioni di rischio. App per i dipendenti per segnalare incidenti/near miss.
- Sistema telematico per il monitoraggio dei veicoli, integrato con un sistema premiante per i conducenti.
L’azienda ha registrato una significativa riduzione dei tassi di licenziamento, passando dal 51% nel 2014 al 6% nel 2017. Inoltre, la combinazione di un programma di sicurezza mirato e l’inclusione attiva dei dipendenti ha creato un ambiente di lavoro positivo, con un conseguente aumento della produttività. Inoltre, l’azienda ha notato risultati in termini di: aumento del punteggio delle performance degli autisti, riduzione del costo dei danni e riduzione dei giorni di assenza a causa di incidenti stradali (da 12 del 2015 a 2 del 2017).
- Gonvarri Stell Services (ingegneria – componenti auto e barriere stradali), ha lanciato il progetto “Emotional Driving”, con l’obiettivo di motivare i dipendenti a guidare responsabilmente attraverso messaggi positivi. Il progetto include diverse iniziative, tra cui: test, conferenze, webserie e campagne di sensibilizzazione. Inoltre, sono previsti workshop suddivisi in tre fasi: la prima, esperienziale, si basa sull’uso di simulatori di guida per permettere ai partecipanti di vivere direttamente le situazioni di rischio. La seconda fase è emotiva, durante la quale i partecipanti scrivono messaggi positivi, riflettendo sulle ragioni per cui dovrebbero guidare in modo responsabile. Infine, la fase razionale prevede una discussione sui principali rischi associati alla guida, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza tra i partecipanti.
- Bolk Transport (trasporti/logistica) ha adottato una serie di iniziative volte a migliorare la sicurezza:
- Installazione di dispositivi alcolock sulla flotta aziendale.Invio ai conducenti di un report dettagliato sul loro stile di guida, accompagnato da consigli e suggerimenti mirati per promuovere miglioramenti e una guida più sicura ed efficiente.Installazione di dispositivi per la misurazione dell’altezza combinata di camion e rimorchio, con l’obiettivo di rilevare eventuali sovraccarichi e garantire il rispetto delle normative.Controlli regolari dei veicoli.
- Rinnovo annuale della flotta.
- BT (telecomunicazioni) ha investito su:
- Formazione.Gestione della “grey fleet” con raccolta e monitoraggio delle informazioni sui veicoli, inclusi dati relativi all’assicurazione e alla corretta manutenzione.
- Controllo semestrale dei requisiti di idoneità dei conducenti con un sistema elettronico.
Grazie a queste misure, BT ha ottenuto una notevole riduzione dei costi assicurativi. Si è passati infatti da 59 reclami ogni 1.000 veicoli nel 2002, con un costo complessivo di 25.583.981 £, a 26 reclami ogni 1.000 veicoli nel 2016, per un costo ridotto a 11.361.914 £.
- Kajon Taxi (taxi) ha adottato diverse misure per migliorare la sicurezza dei propri servizi, garantendo una maggiore protezione sia per i conducenti che per i passeggeri. Le iniziative principali includono:
- Formazione.Installazione di dispositivi alcolock.Sistema telematico avanzato, che consente di monitorare in tempo reale la posizione e la velocità dei veicoli.Sorveglianza sanitaria per il personale impegnato in turni notturni.Pianificazione dei turni e dei periodi di base, con un’attenta organizzazione dei tragitti di viaggio per garantire percorsi ottimizzati, più brevi e sicuri.Compilazione di una checklist sullo stato del veicolo a ogni cambio conducente.
- Controllo regolare delle qualifiche dei conducenti.
Di seguito, le principali azioni che un datore di lavoro può intraprendere:
Area di intervento | Azioni specifiche |
Formazione | Corsi su sicurezza stradale generale e specifica alla mansione, comprensivi di prova pratica |
Formazione sull’uso corretto dei dispositivi di sicurezza dei veicoli. | |
Addestramento sui rischi legati alla guida in condizioni critiche (fatica, stress, meteo) e sensibilizzazione sui comportamenti rischiosi (uso del telefono, velocità eccessiva, distrazioni). | |
Informazioni sulle procedure di emergenza in caso di incidenti stradali. | |
Sensibilizzazione e comunicazione: brochure informative, eventi di peer education | |
Controllo comportamenti | Test periodici per alcol e sostanze psicotrope. |
Verifica del rispetto del Codice della Strada durante le attività lavorative. | |
Monitoraggio delle abitudini di guida tramite tachigrafi e sistemi di telemetria. | |
Sorveglianza sanitaria in caso di patologie come ad esempio OSAS | |
Manutenzione Mezzi | Implementazione di un piano di manutenzione programmata per i veicoli aziendali. |
Controlli regolari su pneumatici, freni, fari e sistemi di sicurezza attivi/passivi. | |
Registrazione e documentazione di tutte le attività di manutenzione. | |
Verifiche dei requisiti | Controllo della validità della patente di guida e dell’eventuale CQC. |
Verifica dell’esperienza pregressa e delle referenze in ambito professionale. | |
Monitoraggio continuo della validità della patente e del saldo punti. | |
Organizzazione del Lavoro | Pianificazione dei turni per evitare carichi eccessivi di guida. |
Previsione di pause obbligatorie durante lunghi viaggi. | |
Pianificazione degli itinerari in termini di orari e percorsi, considerando anche la tipologia di veicolo utilizzato e le condizioni meteo. | |
Pianificazione degli spostamenti più lunghi considerando la combinazione con altre tipologie di mezzi di trasporto | |
Veicoli | Acquisto di veicoli con elevati standard di sicurezza, ad esempio consultando la valutazione Euro NCAP |
Dotazione di tecnologie per la prevenzione degli incidenti come: Frenata automatica d’emergenza (AEB)Controllo elettronico della stabilità (ESC)Sistema di mantenimento della corsia (LKA)Monitoraggio dell’angolo cieco (BSM)Adaptive Cruise Control (ACC)Telecamere e sensori di parcheggioAssistente alla frenata (Brake Assist)Driver Monitor System (DMS) | |
Sistemi telematici per la raccolta dati |
Nell’ambito della sicurezza stradale sul lavoro, non è possibile identificare singole misure come soluzioni definitive per eliminare il rischio stradale. Le strategie individuate attraverso ricerche basate sulle migliori pratiche internazionali rappresentano un insieme di interventi che, nel loro complesso, hanno dimostrato di contribuire in modo significativo alla riduzione degli incidenti stradali. Tuttavia, risulta ancora impossibile determinare con precisione il contributo specifico di ciascuna misura alla sicurezza stradale, poiché questa dipende dall’interazione di molteplici fattori che variano a seconda delle circostanze.
Questo approccio trova ulteriore conferma in quanto riportato nell’appendice tecnica dello standard ISO 39001, che evidenzia l’importanza dei cosiddetti fattori intermedi di rischio. Tali fattori, nel contesto della presente trattazione, possono essere considerati equivalenti alle misure di mitigazione del rischio stradale.
Cultura della sicurezza.
L’adozione di programmi mirati alla sicurezza sul lavoro rappresenta un passo essenziale per avviare un cambiamento culturale profondo e duraturo. La cultura della sicurezza non si limita all’implementazione di procedure o all’utilizzo di strumenti tecnici, ma si fonda su un atteggiamento condiviso che pone la protezione della vita e del benessere al centro di ogni attività. Questo cambiamento culturale è un processo complesso che coinvolge tutti i livelli dell’organizzazione, richiedendo il coinvolgimento attivo sia dei vertici aziendali sia dei singoli lavoratori.
Al cuore della cultura della sicurezza vi è il riconoscimento che il fattore umano giochi un ruolo cruciale nella gestione del rischio, in particolare nel contesto della sicurezza stradale. Non si tratta solo di formare i lavoratori a rispettare le regole, ma di promuovere una consapevolezza personale e collettiva che le loro azioni hanno un impatto diretto sulla sicurezza propria e altrui. Quando un individuo è formato e sensibilizzato in ambito lavorativo, questa preparazione si riflette positivamente anche nella sua sfera personale, contribuendo a ridurre i rischi sia sul lavoro sia nei tragitti casa-lavoro. In questo modo, la sicurezza diventa parte integrante della vita quotidiana, superando la distinzione tra dimensione lavorativa e privata.
Un aspetto fondamentale è ripensare la sicurezza non come un obbligo o un costo, ma come un investimento strategico. Destinare risorse per migliorare la sicurezza non solo tutela il personale, ma rafforza il senso di appartenenza e la motivazione dei lavoratori, creando un ambiente più sereno e produttivo. Un’azienda che si impegna a promuovere una cultura della sicurezza dimostra di valorizzare il proprio personale, rafforzando la fiducia e il senso di responsabilità condivisa. Questo approccio consente anche di ottenere risultati concreti, come la riduzione degli incidenti e dei costi assicurativi, ma soprattutto migliora la qualità della vita delle persone coinvolte.
Infine, un elemento chiave per consolidare la cultura della sicurezza è l’integrazione di un approccio motivazionale. Non basta formare i lavoratori sulle normative o sui comportamenti corretti: è necessario ispirarli, ricordando loro perché è importante guidare in modo sicuro e sottolineando che la sicurezza stradale è un problema collettivo che riguarda tutti. Creare consapevolezza sull’impatto delle proprie azioni aiuta a sviluppare una responsabilità condivisa e a mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione. Questo approccio valorizza la partecipazione attiva di ciascun individuo, trasformandolo in un promotore della sicurezza all’interno della comunità lavorativa e al di fuori di essa.
In definitiva, la cultura della sicurezza non può essere imposta dall’alto. L’importanza della cultura della sicurezza è sì promossa dai vertici aziendali, ma prende corpo attraverso il dialogo, la formazione e l’impegno costante. Solo così è possibile ottenere un cambiamento autentico, dove la sicurezza diventa un valore radicato nelle persone e un pilastro fondamentale per il benessere collettivo.
Infortuni stradali sul lavoro: considerazioni finali.
I dati sugli infortuni stradali degli ultimi anni evidenziano una sfida ancora significativa: sebbene siano stati registrati alcuni miglioramenti, il rischio associato agli spostamenti lavorativi rimane alto. Gli incidenti stradali, in particolare quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro, continuano a rappresentare una delle principali cause di infortuni sul lavoro, sottolineando la necessità di un approccio integrato per la loro prevenzione. È fondamentale intervenire a livello legislativo e aziendale attraverso politiche che promuovano una mobilità sicura.
[1] Fonte: Inail Opendata – Dataset : infortuni sul lavoro – dati con cadenza semestrale (https://dati.inail.it/portale/it/dataset/infortuni-sul-lavoro/dati-con-cadenza-semestrale.html)
[2] Fonte: Inail Opendata – Dataset : infortuni sul lavoro – dati con cadenza mensile (https://dati.inail.it/portale/it/dataset/infortuni-sul-lavoro/dati-con-cadenza-mensile.html)
[3] https://etsc.eu/projects/praise/