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19 Febbraio 2025

VERIFICHE STRUTTURALI: QUANDO DIVENTA NECESSARIO RIDURRE LE IPOTESI CONSERVATIVE.





Nel 2024, ITER Organization ha richiesto una serie di verifiche strutturali su un circuito di raffreddamento ad acqua situato all’interno del Building 15.


A cura di Vincenzo La Salandra


Le verifiche strutturali di questo progetto riguardavano sia il sistema di tubazioni sia i supporti – primari e secondari – con particolare attenzione alle connessioni alla base delle strutture di supporto secondarie.

Uno degli aspetti più complessi del progetto riguardava proprio queste connessioni, posizionate al livello 3 del Building 15. La presenza di numerose strutture di supporto rendeva necessario considerare con attenzione gli effetti dovuti alla vicinanza tra più piastre di collegamento alla base. Vista la presenza di numerose strutture di supporto su tale livello, gli effetti dovuti alla vicinanza di due o più piastre di collegamento alla base devono essere opportunamente considerati, come richiesto dalla UNI EN 1992-4. In questi casi, infatti, è necessario tenere in considerazione la possibile riduzione della capacità portante della fondazione dovuta alla riduzione della superficie reagente effettiva del calcestruzzo, che viene idealmente rappresentata con una forma conica.

Questo fenomeno, idealmente rappresentato come una forma conica, non è direttamente implementato nei codici di calcolo attuali. Di conseguenza, l’unico modo per tenere in conto di questo effetto è tramite una verifica manuale che consideri l’effettiva geometria reagente del calcestruzzo al netto di possibili riduzioni dovute ad altre piastre vicine.

Questa operazione può risultare molto laboriosa e onerosa se il numero di strutture di supporto vicine (e quindi di collegamenti alla base) risulta molto alto. Per questo motivo, la linea Design&Virtual Prototyping ha adottato un approccio innovativo e altamente efficiente. Il team ha lavorato in sinergia per sviluppare una metodologia che includesse:

  • Estrazione degli input geometrici specifici per ciascuna piastra, evitando l’approccio semplificato che prevede l’applicazione della geometria più sfavorevole a tutte le strutture;
  • Analisi dettagliata dei carichi operativi e accidentali, con particolare attenzione agli effetti sismici, superando la logica tradizionale dell’inviluppo conservativo;
  • Creazione di un tool automatico per la verifica delle strutture di supporto e delle piastre di collegamento alla base, in linea con la normativa UNI EN 1994-2.

Grazie a questa strategia è stato possibile ottenere risultati più realistici rispetto a un approccio basato su ipotesi conservative e a garantire il pieno rispetto delle tempistiche richieste dal Cliente.

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